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Papà Francesco è originario di Bonorva, mamma Agnese di Sant’Antioco si trasferiscono a Roma per motivi di lavoro dove nasce Andrea il 3 settembre del 1968 è il secondo di tre fratelli.
E’ un bambino vispo e allegro, frequenta l’asilo dalle suore, ha capelli folti e scuri gli piacciono i dolci e baratta volentieri con le vicine di casa, ciocche dei suoi ricci con i confetti.
Successivamente la famiglia si trasferisce a Pomezia sempre per motivi di lavoro, il padre lavora in aziende agricole, e fin da bambino ama il contatto con la natura e gli animali. A Pomezia frequenta le scuole elementari e medie e inizia a giocare a basket, sarà che è molto alto e se la cava anche bene, gioca con la Virtus Pomezia e fa trasferte anche in Sardegna, a Sant’Antioco, dove trascorre anche le vacanze appena possibile con zii e cugini e amici.
Fin da ragazzo segue la sua passione per la caccia, è un compagno assiduo all’apertura della stagione venatoria e alle battute di caccia al cinghiale che finiscono con grandi mangiate in compagnia, e poi si appassiona al tiro al piattello con buoni risultati, tante medaglie e trofei e ancora più graditi i premi gastronomici, con l’inseparabile amico Romano sempre in giro a cercare la rivincita nel paese più sperduto dove c’è una gara.
Comincia a lavorare fin da ragazzo come aiuto in una falegnameria, la sua passione trasformare il legno e te ne accorgi quando lo vedi mentre passa la mano su una tavola di massello appena piallata carezzandola. La sua prima realizzazione è una cornice per il quadretto della sacra famiglia, non si spaventa davanti alle sfide e si adopera in qualsiasi lavoro è un tuttofare, è un uomo d’altri tempi per la sua età, aggiusta tutto. Nel ’92 a seguito di un ascesso cerebrale subisce una serie di interventi rischiando la vita una brutta esperienza che lo segna nel profondo e di cui porta i segni ben visibili con una profonda cicatrice sulla fronte, ma riesce con forza e tenacia a superare questo brutto momento.
Nel 1996 conosce Rita e dopo due anni si sposano, non hanno figli, ma nella loro vita entra un esserino Charlie, un cocker di cui Andrea è orgogliosissimo, diventano inseparabili, non si parte se Charlie non è con loro e poi dopo qualche anno arriva anche il figlio Flash un peperino, e la famiglia si allarga.
Ama molto viaggiare non solo per lavoro e con la fotografia immortala i loro momenti di vita.
Dopo anni passati a lavorare presso varie aziende nella realizzazione e montaggio di mobili per i camper, la nautica, stand fieristici e negozi, nel 2009 realizza il sogno di una vita una falegnameria tutta sua con Rita la Ciesse Arredo e quel quadretto della sacra famiglia sarà la prima cosa che appende sul suo tavolo da lavoro.
Realizza stand per fiere e congressi, arreda negozi, ma nella realizzazione di mobili su misura dimostra la sua precisione e professionalità. Nel suo lavoro sempre attento e preciso con i clienti e con gli amici sempre pronto a soddisfare ogni esigenza meritando stima e rispetto. Generoso nella vita e sul lavoro sempre pronto ad aiutare e condividere il suo sapere.
Nell’agosto del 2016 dopo una serie di ripensamenti e rinvii, Andrea con Rita e i loro piccoli Charlie e Flash, si concedono qualche giorno di pausa e si recano a Pescara del Tronto, un piccolo paese in provincia di Ascoli Piceno dove c’è la casa dei nonni di Rita, per staccare la spina, godere di un po’ di fresco e passare qualche giornata spensierata.
23 AGOSTO 2016 - L'ULTIMA IMMAGINE DI UN MOMENTO DI VITA SPENSIERATA E SCANZONATA. NULLA AVREBBE FATTO MAI PRESAGIRE QUELLO CHE SAREBBE SUCCESSO
Il 24 Agosto alle 3.36, una forte scossa di terremoto si manifesta nel centro Italia, con epicentro Accumoli, distrugge intere comunità tra cui Pescara del Tronto, stravolgendo e segnando profondamente la vita di centinaia di persone, molte, troppe perderanno la vita sorprese nel sonno.
Rita e Flash vengono ritrovati dopo ore ed estratti illesi dalle macerie, grazie al lavoro dei vigili del fuoco e dei volontari che si sono prodigati per salvare più vite possibili.
Andrea e il suo Charlie e tanti altri non ce l’hanno fatta vengono rinvenuti dopo interminabili ore sotto le macerie, insieme per sempre inseparabili come lo sono stati in vita.
Per gli amici e per quanti lo hanno conosciuto sui campi di tiro e che vogliono condividere con noi il suo ricordo, nel mese di Settembre viene organizzato un Memorial di tiro al piattello.
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